11° GIACOMO BOVE DAY – 2015

Maranzana. La rievocazione della spedizione Bove in Africa, ha portato  alla ribalta il Continente Nero anche oggi oggetto di violenze, drammi umani ed indifferenza  quasi generale … con il prof. Francesco Surdich che parla di ”regime predatorio e brutale” e con  Giacomo Bove che , nei suoi diari ( 1885-1886) sottolineava i comportamenti osceni dei colonizzatori tra risse e baccanali; rovesciando le speranze alimentate e dedotte dagli scritti di Stanley e dalla Conferenza di Berlino del 1884-85. 

La manifestazione di Maranzana, iniziata con la visita al Museo-casa natale dell’Esploratore ed alla sua tomba alla presenza della nipote Franca. Subito dopo le seguitissime conferenze (l’interesse europeo per l’Africa e La spedizione italiana di Bove) da parte dei prof.Francesco Scalfari (università di Asti ) e Francesco Surdich( univ. di Genova) che hanno anche voluto evidenziare come per capire il presente occorra sempre partire dal contesto, dalle responsabilità storiche.. e che: far cultura significa confrontarsi con le complessità, andare a fondo, non essere superficiali.  

Bravissima la cantante Ginger Aramansa Brew ( nel suo curriculum:Olimpya di Parigi, Paolo Conte, Sporting di Montecarlo,…..) che, con la sua splendida voce,ci ha introdotti  nel cuore dell’Africa e nelle sue più intime atmosfere. La giornata si è conclusa con un rinfresco offerto dalla Cantina La Maranzana e con la presentazione da parte del presidente Barbara Pastorino del nuovo vino “Vega” dedicato all’esploratore.


Con una frequentata osservazione del cielo, che si è protratta fino a mezzanotte ca. si è concluso il secondo pomeriggio culturale del ciclo Pianeta Terra. Grazie agli astrologi dell’Associazione Galileo di Alessandria si sono potuti osservare il pianeta Mercurio, la costellazione della Lira con la stella Vega, le Costellazioni di Andromeda ed altre. Anche la conferenza pomeridiana ha avuto un buon successo di pubblico; sono stati illustrati i metodi di orientamento sul mare utilizzando unicamente i riferimenti stellari. Con un brindisi con il vino “VEGA”offerto dalla Cantina La Maranzana si è concluso il pomeriggio culturale.


La conferenza di oggi, ha aperto a Milano gli eventi culturali dell’EXPO 2015 e la mostra “La mente di Leonardo e i disegni del Codice Atlantico”allestita dal 10 marzo al 31 ottobre 2015  alla Pinacoteca Ambrosiana ed alla Sacrestia del Bramante nel Convento di Nostra Signora delle Grazie a Milano, consentirà di far conoscere al mondo la personalità di Leonardo e la ricchezza delle tematiche da lui toccate, la varietà dei suoi campi d’interesse e di studio, la particolarità della sua opera e del suo indiscusso Genio nel contesto del Rinascimento Italiano: 88 fogli che  coprono gli interessi artistici, tecnologici e scientifici di tutta la sua carriera.

88 disegni saranno presentati a Milano ma Il Codice Atlantico è la più ampia raccolta di disegni e scritti di Leonardo; spazia per un periodo di oltre 40 anni della vita del maestro, dal 1478, anno in cui ricevette i primi incarichi ufficiali,(voglio ricordare La Madonna di Benois ,oggi all’Ermitage di S.Pietroburgo e questa primavera esposta a Milano)  al 1519 anno della morte e comprende ben 1119 fogli raccolti in 12 volumi conservati sin dal 1637 alla Biblioteca Ambrosiana di MI, una delle prime biblioteche al mondo aperte al pubblico.

La conferenza del prof. Barbieri racconta le vicende storiche dei manoscritti di Leonardo che presero avvio poco dopo la sua scomparsa nel 1519 ad Amboise, in Francia. La seconda parte della conferenza è dedicata al significato ed ai contenuti del Codice e ci presenta una accurata selezione delle tavole più significative di questo straordinario patrimonio culturale.


Un sentiero in Alta Montagna dedicato ad un marinaio.

Illustre relatore Pietro Pisano, fondatore e membro dell’Associazione Amici dell’Archivio di Stato di Verbania; dirigente del Gruppo Escursionisti Val Grande e guida escursionistica.

Egli ha illustrato, ad un pubblico interessato, le motivazioni per le quali venne dedicata una alta via alpina a Giacomo Bove. Fallito il tentativo di Bove per una spedizione in Antartide, Il CAI di Verbania, che aveva raccolto fondi per finanziare l’impresa, dopo la morte dell’esploratore decise di ricordarlo  con la creazione di un sentiero in alta quota a lui dedicato. Anche la regina Margherita, appassionata di montagna e presente in quel periodo sul Lago Maggiore, si dimostrò favorevole al progetto.

Bove, famoso in tutto il mondo dopo la conclusione positiva sulla ricerca del Passaggio di Nord-Est, era molto conosciuto in quei luoghi anche perchè tenne numerose conferenze, organizzate in collaborazione con il CAI, sul suo progetto di esplorazione dell’Antartide. Durante la conferenza la notizia dell’esistenza in Canada, tra le alte montagne dello Yukon, dii un grande lago dedicato all’allora tenente G. Bove.

Al termine della conferenza la consueta presenza della Cantina La Maranzana con un “vin d’honneur”.